Tra i materiali che potremmo annoverare in questa "serie" che è più una miscellanea, c'è anche un importante manoscritto di Giuseppe Cocconcelli, di cui forniamo una breve descrizione di Emilio Rossi:

 

Giuseppe Cocconcelli fu ingegnere idraulico e topografo.

Nel 1765 pubblicò, in manoscritto, un’opera fondamentale che è conservata presso l’Archivio Storico del Comune di Parma: “Compendio del corso di tutti li canali, canadelle, condotti e scoli sotterranei della città di Parma”

La città all’epoca era particolarmente ricca di canali, che erano funzionali alla economia e anche alla vita quotidiana degli abitanti. A tratti questi corsi d’acqua erano sotterranei, cioè sottostanti a case o ad abitazioni.

Tra canali, canadelle, condotti e scoli, sotterranei o a cielo aperto, Cocconcelli individuò ben 91 corsi e di ciascuno scrisse dettagliatamente il percorso.

Facciamo una citazione, relativa al Canale Maggiore che da Sud a Nord attraversa la città di Parma:

“Il Canal Maggiore entra in Città lateralmente verso sera alla porta detta del soccorso e costeggiando il muro della Parma in qualche distanza dal medesimo scorre direttamente verso settentrione fino al muro meridionale del Convento delle Cappuccine (…) Segue di là volgendosi alquanto verso  mattina passando sotto detto convento attraversa la Strada Maestra detta del Castello, o dè Genovesi (…) Giunto alla Strada Maestra di S. Quintino segue contorcendosi alquanto ed attraversando la Strada Maestra scorre per Borgo Riolo (…) passa sotto la casa Sanvitali, poi sotto Casa Magavoli, indi si volge a sera, attraversa il borgo della volta del Seminario, in poca distanza dalla medesima, passa sotto il seminario medesimo, attraversa la strada del Battistero e volgendosi verso settentrione passa sotto il Battistero e s’interna sotto il muro orientale del Palazzo del Vescovo (…) e va al Molino del Vescovo attraversando dopo verso mattina lo stradello che dal Vescovato tende al Borgo Montassù, arriva al Molino del Consorzio (..) entra nel Naviglio il quale sorte dalla Città fra il Bastione di San Francesco e quello delle Naviglie”

All’interno del volume c’è una pianta apribile della Città di Parma in cui sono disegnati tutti i corsi d’acquache la attraversano. La cartina è molto pregiata, disegnata a mano. In essa i riferimenti (affinché chi legge possa orientarsi) sono dati dalle chiese, all’epoca esistenti nella città, che vi sono rappresentate. La cartina pertanto diventa anche un documento importante per capire dove fossero chiese che successivamente furono distrutte o che comunque oggi non ci sono più